LA RADIO
La radio è una tecnologia che permette di trasmettere e ricevere segnali sonori tramite onde elettromagnetiche.È un mezzo di comunicazione di massa che diffonde contenuti audio, come musica, notizie, talk show, a un pubblico vasto e simultaneo.
Le onde elettromagnetiche furono scoperte nel 1873 dal fisico scozzese James Clerk Maxwell. Pochi anni dopo un suo collega tedesco, Heinrich Rudolf Hertz, riuscì a generare onde utilizzando l'energia elettrica. La strada per l'invenzione della radio era aperta.
Nel 1895 l'inventore italiano Guglielmo Marconi riuscì già a raggiungere distanze di circa 2 km, e l'anno successivo chiese un brevetto per la radiotelegrafia. Nel 1898 le distanze aumentarono a circa 100 km, e nel 1902 effettuò la prima trasmissione attraverso l'Oceano Atlantico.
IL SERVIZIO DI RADIOAMATORE
Il radioamatore è uno sperimentatore, senza finalità di lucro, del mezzo radio e delle radiocomunicazioni intese nella più ampia accezione del termine. L'attività radioamatoriale viene classificata a livello internazionale come un servizio e prevede quindi dei diritti e doveri ben precisi. I radioamatori sono inoltre spesso attivi nell'ambito della protezione civile, tramite numerose associazioni riconosciute e organizzate a livello nazionale, dotate di mezzi adibiti a sala radio mobile e di altre svariate apparecchiature, in modo da poter essere operativi su tutto il territorio, in caso di necessità, nel minor tempo possibile. Su preventiva autorizzazione da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy i radioamatori possono svolgere attività di radio assistenza a gare sportive, manifestazioni o altro tipo di eventi in collaborazione con enti locali e forze dell’ordine.
LA RADIO NEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO
La radio dei Vigili del Fuoco viene utilizzataper comunicare all'interno delle squadre, con la sala operativa e con altri enti coinvolti in un intervento.Le funzioni principali includono chiamate selettive, invio di messaggi e la geolocalizzazione.
Ecco alcuni punti chiave sull'uso della radio dei Vigili del Fuoco:
LA RADIODIFFUSIONE PUBBLICA
La radiodiffusione è latrasmissione di programmi radiofonici e televisivi effettuata da stazioni radiotrasmittenti.In sostanza, è il processo attraverso cui le informazioni vengono trasmesse inonda tramite onde elettromagnetiche.
Etimologia e significato
Il termine "radiodiffusione" è composto da "radio" (dal latino "radius", raggio) e "diffusione" (dal latino "diffundere", diffondere).Indica la trasmissione di un segnale radiofonico o televisivo destinato a un vasto pubblico.
Tipologie di radiodiffusione
Radiodiffusione in Italia
In Italia, la radiodiffusione ha una storia complessa, con un passato di controllo statale e monopolio della RAI, seguito dalla liberalizzazione dell'etere e dall'avvento delle radio private.
Ascolto della radio
La radio resta un mezzo di comunicazione popolare, grazie alla sua accessibilità e economicità.L'ascolto della radio è molto diffuso in Italia, con milioni di ascoltatori giornalieri.
Tecnologia della radiodiffusione
La radiodiffusione si basa sul principio della modulazione del segnale audio su una frequenza radio, per poi trasmetterlo attraverso un'antenna.I ricevitori radio sintonizzano le frequenze appropriate e demodulano il segnale per riprodurre l'audio originale.
In conclusione, la radiodiffusione è un processo fondamentale per la diffusione di informazioni e intrattenimento al pubblico, grazie alla tecnologia radiofonica e alla sua capacità di raggiungere un vasto pubblico in modo economico e capillare..
LE STAZIONI RADIO DELL' ASSOCIAZIONE
Nel comune di Milano nominativo Ministeriale IQ2 AQ
Nel comune di Ledro (Tn) nominativo Ministeriale IQ3 FY
LE RETI RADIO
il Radioamatoreper lo svolgimento della propria attività si avvale di reti radio spesso da lui costruite.
Una di quelle dell' Associazione Radioamatori Vigili del Fuoco Polo Positivo è la rete "IQ2 AQ Sistema Campiglio Nazionale 1".
Le reti dell' Associazione sono a disposizione anche in caso di emergenza o pubblica necessità.
L' Associazione dispone di un proprio "piano nazionale delle reti" definito con il Ministero dello Sviluppo Economico
il giorno 14 novembre 2007.
Il meteo